La rampicante che fiorisce tutto l’anno: bellissima, veloce e soprattutto a prova di pollice nero

Le piante rampicanti sono tra le preferite in assoluto, grazie alla loro straordinaria versatilità che le rende perfette sia come elementi di design per gli spazi esterni, sia per scopi pratici, come la protezione e la schermatura di determinate aree.
Tuttavia, non tutte le rampicanti presentano le stesse caratteristiche: ce n’è una, in particolare, che si distingue per la sua fioritura quasi continua durante tutto l’anno e per la facilità di coltivazione.

La natura delle rampicanti

Le rampicanti costituiscono un gruppo estremamente variegato di specie, comprendente sia piante decidue, che cambiano aspetto e perdono le foglie periodicamente, sia sempreverdi, capaci di mantenere il fogliame per lunghi periodi e, in alcuni casi, di produrre fiori per gran parte dell’anno.

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Un esempio emblematico è il caprifoglio rampicante, conosciuto anche come caprifoglio giapponese. Questa varietà, originaria dell’Asia ma ormai diffusa anche in Occidente, si caratterizza per una fioritura prolungata che può durare quasi tutto l’anno e per la sua straordinaria adattabilità, che la rende ideale anche per giardini di dimensioni contenute e per chi non ha molta esperienza nella coltivazione.

Appartenente al genere Lonicera, il caprifoglio rampicante è impiegato da secoli anche nella medicina tradizionale asiatica, dove viene utilizzato sotto forma di unguenti o come elisir per il benessere generale.
In Occidente, invece, è particolarmente apprezzato come pianta ornamentale, grazie alla sua capacità di adattarsi a diversi contesti e condizioni ambientali.

Condizioni ideali

Questa specie si distingue per la sua resistenza, riuscendo a tollerare temperature fino a oltre 10 gradi sotto zero. In condizioni di freddo intenso, la produzione di fiori si riduce sensibilmente, ma basta un clima mite e un ambiente riparato per assistere a una fioritura generosa.

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I fiori del caprifoglio rampicante sono particolarmente affascinanti: presentano forme eleganti e colori vivaci che spaziano dall’arancione al giallo, con sfumature di rosso intenso, conferendo un notevole impatto estetico agli spazi verdi.
Questa pianta può essere coltivata sia in vaso che in piena terra e, grazie alla sua natura rampicante, si sviluppa facilmente se sostenuta da strutture come muri, grigliati, cancelli o appositi tutori.

Il caprifoglio si adatta a diversi tipi di terreno, prediligendo quelli di medio impasto, non troppo compatti. Tuttavia, la sua natura adattabile gli consente di crescere anche in condizioni meno ideali, sia in zone collinari che vicino al mare. Offre il meglio di sé in suoli leggermente sabbiosi, ma difficilmente non attecchisce anche in terreni diversi.

Come coltivarla

Questa pianta prospera in posizioni ben soleggiate, condizioni facilmente reperibili nel nostro Paese. Anche in mezzombra il caprifoglio cresce senza difficoltà, sebbene lo sviluppo sia più lento.
Per favorire un buon attecchimento, è consigliabile piantarla durante le stagioni intermedie, scegliendo una posizione riparata dal vento e non soggetta a condizioni climatiche estreme.

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È fondamentale garantire alla giovane pianta uno spazio adeguato in profondità, soprattutto se coltivata in vaso, dove va favorita con una concimazione abbondante e di qualità.
Si può utilizzare letame ben maturo o stallatico pellettato, facendo attenzione che non sia troppo umido. Sia in vaso che in piena terra, è sufficiente scavare una buca ampia e ben concimata.

La buca va preparata almeno 4-5 giorni prima della messa a dimora, arricchendola con una quantità adeguata di concime (circa due bicchieri per metro quadro). Durante le prime settimane, è importante mantenere il substrato leggermente umido, evitando sia l’eccessiva secchezza che i ristagni d’acqua, per garantire alla pianta condizioni ottimali di crescita.

Cura e potatura

La concimazione va ripetuta nei momenti chiave dell’anno, in particolare tra febbraio e marzo e nuovamente all’inizio dell’autunno. Si possono utilizzare concimi liquidi specifici per piante rampicanti oppure continuare con letame o stallatico, riducendo leggermente le dosi rispetto alla fase di impianto.

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Durante i primi 1-2 anni, il caprifoglio rampicante non necessita di potature significative. È consigliabile, però, non posizionarlo troppo vicino ad altre piante di dimensioni simili, poiché tende a espandersi e a competere per le risorse, rischiando di soffocare le specie vicine. Per questo motivo, è opportuno lasciargli spazio sufficiente.

Una volta raggiunta la maturità, dopo o prima della fioritura – che può protrarsi per diversi mesi, raggiungendo il suo apice dalla primavera fino alla fine dell’estate – la pianta richiede solo interventi di potatura mirati: è sufficiente eliminare i rami secchi, deformi o troppo esterni per mantenere la forma e la salute della pianta.

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