Ecco come scegliere le varietà migliori di bietola da costa

Apprezzata sin dall’antichità per le sue straordinarie proprietà nutrizionali, la bietola da costa, comunemente chiamata bieta, è una delle verdure più presenti sui banchi degli ortofrutticoli in questo periodo dell’anno. Nei punti vendita è possibile trovare diverse varietà, ognuna con caratteristiche peculiari: in questo articolo ci proponiamo di illustrarle e di spiegare le principali differenze che le contraddistinguono.

Bietola da costa: le varietà più pregiate

Bieta a foglie larghe, bieta a coste, bieta di dimensioni ridotte o con nervature di colore bianco, rosso o giallo: questo ortaggio si presenta in molteplici varietà, tanto che spesso la scelta può risultare complicata. Sai riconoscere le differenze tra una tipologia di bietola e l’altra? Nei prossimi paragrafi analizzeremo le principali varietà e i loro impieghi in cucina.

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La bieta da coste (nota semplicemente come “coste” nel Nord Italia) si distingue per le sue coste spesse, carnose e croccanti; la bieta a foglie larghe, invece, è più tenera e delicata, mentre la bieta erbetta, di dimensioni più contenute, si presta particolarmente al consumo crudo in insalata o quando si desidera una cottura rapida.

Naturalmente, ognuno può cucinare la bietola secondo il proprio gusto, ma in linea generale la bieta a foglie larghe è perfetta per la preparazione di primi piatti caldi come minestre, vellutate e zuppe; la bieta da coste si adatta splendidamente a ricette gratinate o a torte salate; infine, la bieta erbetta viene spesso gustata cruda, nelle insalate miste.

Bieta: una verdura ricca di benefici

Utilizzata già dagli antichi Romani, la bieta è una verdura dalle eccellenti proprietà nutrizionali, che la rendono un prezioso alleato per la salute e un ingrediente versatile in cucina. Le bietole sono ricche di acqua, proteine, fibre, grassi insaturi “buoni”, vitamina K e sostanze antiossidanti. Grazie a questa combinazione di nutrienti, consumare regolarmente bietole può contribuire in modo significativo al benessere generale dell’organismo.

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Questo ortaggio dalle molteplici virtù offre benefici sorprendenti: la vitamina K favorisce la coagulazione del sangue, sostiene la salute delle ossa e aiuta a prevenire l’osteoporosi; gli antiossidanti contrastano l’invecchiamento cellulare e promuovono il benessere del sistema nervoso.

Integrare la bietola nella propria dieta significa anche favorire la salute degli occhi e del cuore. Inoltre, l’elevato contenuto di acqua e fibre facilita la depurazione dell’organismo, rendendo la bieta particolarmente indicata per chi segue una dieta ipocalorica o desidera disintossicarsi dopo i mesi invernali.

Come cuocere la bieta per preservarne i nutrienti

Come già accennato, a seconda della varietà acquistata, la bietola può essere cucinata in diversi modi. Ovviamente, la scelta dipende anche dalle preferenze personali, ma vogliamo suggerire alcune modalità di cottura che permettono di esaltare le sue proprietà. La bieta viene spesso lessata in acqua non salata: questo metodo consente di conservare al meglio i suoi preziosi nutrienti.

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Le possibilità di cottura sono molteplici, come per tutte le verdure. C’è chi preferisce saltarla in padella con olio extravergine d’oliva e aglio, chi la arricchisce con formaggi filanti, chi la utilizza per farcire torte salate o ravioli, oppure per insaporire primi piatti come zuppe e minestroni; infine, c’è chi la consuma cruda, nelle insalate miste.

Come per ogni alimento, il modo migliore per preservare le proprietà nutrizionali della bietola da costa è evitare cotture prolungate e prediligere la cottura al vapore. Un’ottima alternativa è abbinarla ad altre verdure, come spinaci o broccoli, per arricchire ulteriormente il profilo nutrizionale del piatto.

Bieta a coste: possibili controindicazioni

Si tende a pensare che, essendo una verdura, la bieta a coste sia priva di controindicazioni. In realtà, come accade per spinaci, prezzemolo, noci e barbabietole, anche la bieta contiene una quantità significativa di acido ossalico, un composto organico che può risultare poco indicato per chi soffre di carenza di calcio o di calcoli renali da ossalati.

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In compenso, la bietola è un alimento ipocalorico: per questo motivo può essere consumata senza problemi da chi segue una dieta a basso contenuto calorico. Basta osservare i valori nutrizionali di 100 grammi di bietola per comprendere quanti benefici possa offrire a chi la consuma con regolarità. Tra i suoi nutrienti principali spiccano le proteine (1,8 grammi) e le fibre (1,6 grammi).

Le bietole rappresentano inoltre una buona fonte di grassi insaturi “buoni” (0,2 grammi), carboidrati (3,7 grammi), vitamine – in particolare A, K, C ed E – e minerali essenziali come potassio, magnesio, calcio, fosforo, ferro e sodio.

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